Micro Momenti nel marketing: cosa sono e come usarli

I micro momenti possono essere descritti come punti di contatto critici all’interno del percorso del cliente che, sommati, definiscono il Customer Journey.

I micro momenti per Google, sono i “momenti che contano”, momenti per divertirsi, imparare, informarsi e acquistare. Si tratta di occasioni chiave per le aziende, perché identificano i momenti in cui vengono prese le decisioni. Ma non solo. Si definiscono le proprie preferenze, il gradimento verso un determinato oggetto o servizio, momenti in cui vogliamo che i nostri desideri e necessità siano soddisfatti all’istante.

Siamo già consapevoli di quanto tempo passiamo connessi a internet attraverso il nostro telefono cellulare, e di quante volte al giorno lo consultiamo per ottenere informazioni di ogni genere. Per questo motivo, per le aziende conoscere quando e dove gli utenti cercano i prodotti è uno degli elementi di analisi più importanti per il proprio business.

La nostra dipendenza dagli smartphone comunica, per la maggior parte dei settori, il targeting per utenti mobile, che è molto più rilevante rispetto a quello riferito agli utilizzatori di dispositivi tradizionali come il PC. La telefonia mobile svolge un ruolo chiave nella vita di tutti i giorni, quindi non sorprende che la conversione di una parte di questi utenti in clienti rappresenti una risorsa estremamente redditizia.

La chiave per analizzare il potenziale in quest’area è affidata ai micro momenti. Si tratta di un concetto piuttosto recente, ma che ha un notevole significato.

Teoria dei Micro Momenti

La ricerca ci mostra che la percentuale più alta dei potenziali clienti utilizza il proprio smartphone, o dispositivo connesso, durante l’esecuzione delle attività quotidiane. Si tratta di comportamenti impulsivi, che rappresentano l’opportunità migliore per acquisire clienti. Quindi come possiamo sfruttarli nel digital marketing?

Google definisce i quattro momenti chiave in cui i marchi devono essere preparati per i consumatori. Ovvero “I want to know”, “I want to go”, “I want to do” e “I want to buy”. In poche parole, durante questi quattro momenti i clienti stanno effettuando ricerche con l’intenzione di acquistare.

Se sei un’azienda che vende utensili da cucina ad esempio, potresti scoprire che i micro momenti di interesse si creano per gli utenti nel bel mezzo dell’esecuzione di una ricetta. Ovvero mentre consultano il loro smartphone per cercare un utensile di cui sono sprovvisti. Il pensiero che sopraggiunge, che può essere ad esempio “ho bisogno di uno schiacciapatate”, potrebbe essere il momento migliore in cui, preso dall’impulsività, l’utente finisca per acquistare.

Sapere su quale sito web navighi, quanto è probabile che acquisti in quel preciso momento, e come puoi prendere il controllo di quel momento, è la chiave che potrebbe portarti ad acquisire il cliente.

Analizzare i micro momenti e il modo in cui puoi identificare e capitalizzare le opportunità che presentano, è dunque un’attività fondamentale per far crescere il tuo business.

Cos’è il Customer Journey

Il customer journey si traduce letteralmente in “viaggio del consumatore”.

Si tratta di un termine che nel marketing indica il percorso e i punti di contatto tra un consumatore e un marchio, un prodotto o un servizio. Inoltre include, oltre ai momenti di interazione diretta tra cliente e azienda, anche i cosiddetti contatti indiretti, come ad esempio le opinioni di terzi, che possono arrivare da social, blog, recensioni, ecc.

Grazie alle potenzialità che si acquisiscono dall’analisi del percorso, visto con gli occhi del consumatore, questo approccio consente sia di intercettare e migliorare l’esperienza dell’utente nel suo complesso, sia di studiare il vantaggio competitivo.

Analizzare il customer journey permette di identificare problemi e punti critici nell’esperienza esistente. Lo strumento per visualizzare l’intero percorso del consumatore è chiamato Customer Journey Map, e permette di visualizzare ogni singolo punto di contatto che il consumatore potrebbe effettuare nel suo “viaggio”.

Mappare il Customer Journey

Per mappare il Customer Journey è necessario raccogliere più dati possibili attraverso un’analisi, e presentarne i risultati generalmente in forma visuale (infografica), tenendo conto di alcuni principi.

È necessario utilizzare il giusto linguaggio, al fine di descrivere l’emozionalità del cliente. Significa che bisogna interpretare sia come ha vissuto l’esperienza, sia come essa è avvenuta. Il customer journey map deve essere costruito secondo gli input e il coinvolgimento di attori diversi, al fine di poter raccogliere tutte le interazioni dirette e indirette.

La migliore forma di preparazione per affrontare i micro momenti è quella di riuscire ad essere un passo avanti rispetto a quello che accadrà. Devi cercare di anticipare quali saranno i vari momenti, e pianificare un’attività prima che essi si verifichino. Perché questo sia possibile, è necessario acquisire strumenti di analisi in grado di aiutarti a mettere a punto la giusta strategia.

Gli utenti sui dispositivi mobili sono sempre alla ricerca di una transazione facile e veloce, e non sono necessariamente fedeli al marchio. Le statistiche affermano che la maggior parte degli utenti ha scoperto un brand o un prodotto che non conoscevano tramite ricerca dal proprio dispositivo mobile. Ne consegue che le opportunità per trovare nuovi clienti sono davvero immense.

I consigli migliori per cogliere queste opportunità sono:

  • Fatti trovare. Le ricerche da dispositivo mobile “vicino a me” sono in costante aumento, Di conseguenza, è necessario assicurarsi che la local SEO sia ben fatta. Controlla la tua pagina aziendale di Google e la localizzazione della tua attività. Questi dati sono fondamentali per l’ottimizzazione e per il rastrellamento del volume di ricerca “vicino a me”, utili per i micro momenti. Di fondamentale importanza è essere ben posizionati, quindi assicurati che il tuo sito si collochi bene in ottica SEO per i tuoi prodotti e servizi chiave. Avere contenuti forti è vitale, e puoi avvantaggiarti utilizzando un blog dotato di un buon piano editoriale.
  • Ottimizza le prestazioni. La velocità di caricamento della pagina è uno degli aspetti basilari del sito web e, con i dispositivi mobili, è più importante che mai. Se il caricamento di una pagina richiede più di tre secondi, quasi sicuramente stai perdendo clienti. È certo che molti degli utenti che si connettono da smartphone passeranno immediatamente ad un altro sito o app, se le prestazioni del tuo non sono abbastanza buone, oppure se le informazioni sono troppo difficili da trovare. La velocità di caricamento delle pagine è più importante per la fruizione da dispositivi mobili rispetto agli altri.

Concludendo: fai tutto il possibile per ottimizzare il tuo sito Web e assicurarti che si carichi e funzioni bene sui dispositivi mobili.

Ho accennato alla presenza di contenuti pertinenti per aiutare il tuo sito web a classificarsi dal punto di vista SEO, ma devi anche considerare attentamente gli stessi dal punto di vista dell’esperienza dell’utente. Quando un cliente arriva sul tuo sito web o, più probabilmente, sul prodotto/pagina specifica che ha cercato, come verrà accolto? Troverà ciò che cerca in maniera rapida e chiara, senza ingombri e complicazioni? In caso negativo, è necessario affrontare questa situazione e migliorarla.

Inoltre, è essenziale semplificare il percorso del cliente per quanto riguarda le transazioni.

Le pagine di checkout complesse o un carrello che richiede troppi passaggi e clic per completare un acquisto, scoraggeranno gli utenti dal completare la loro transazione. Altra cosa importante è quella di evitare troppe distrazioni sulle pagine fruibili dal dispositivo mobile: più sono le ragioni per cui un utente viene distratto, meno possibilità hai di convertire.

L’obiettivo dovrebbe essere sempre quello di condurre ad effettuare acquisti attraverso il tuo sito web, nel modo più chiaro, rapido e semplice possibile.