Quando si parla di personal branding gli errori da evitare riguardano quasi sempre la mancanza di una strategia iniziale, che a lungo termine può causare problemi anche di grande entità.
Come imprenditore che cerca di lasciare il segno nel mondo professionale, il rischio più frequente è quello di mettere la tua strategia di personal branding nel dimenticatoio mentre ti concentri sullo sviluppo del prodotto, sul finanziamento e su altre attività importanti.
La verità è che anche un ottimo prodotto non si venderà da solo! Quindi è molto importante coltivare un’immagine della tua azienda tale da far sì che il prodotto o il servizio attiri sempre più l’attenzione del pubblico di destinazione. Ma come fare, o meglio, come evitare di commettere errori?
Mi chiamo Valeria D’Esposito e nella mia vita ho intrapreso più di una strada professionale. Oggi mi occupo di local business con il progetto Visit Campania, e in questo articolo ti racconterò quali sono i dieci errori di personal branding più comuni e come evitarli.
Come professionista hai molto a cui pensare quando si tratta di costruire il tuo brand personale: l’individuazione del pubblico, le immagini del tuo brand e non ultimo, il messaggio che stai cercando di portare avanti.
Capire quando le strategie di personal branding che stai attuando non sono all’altezza e sapere come fare per migliorare è il passo più importante da compiere verso la creazione di un marchio che possa essere ricordato, che sia coerente e riconoscibile.
Ora dirò delle cose che probabilmente sembreranno scontate, ma in realtà non lo sono, perchè se non sussistono questi presupposti sarà veramente problematico creare una buona immagine su te stesso e sul tuo prodotto o servizio, e ancor più complicato sarà mantenerla.
Per costruire una buona reputazione ed evitare danni al tuo brand dovrai smettere di:
- Non avere rispetto per il cliente
- Non occuparti dei bisogni del cliente
- Non gestire prontamente i feedback negativi.
- Non scusarti o peggio ancora declinare le tue responsabilità ad altri.
- Comunicare con scarsa educazione.
- Fornire prodotti e servizi non di qualità o non all’altezza delle promesse stabilite
Personal Branding 10 cose da non fare
Dopo le premesse, vediamo insieme i dieci errori di personal branding più comuni che potresti commettere come professionista:
1. Non ascoltare il tuo pubblico.
Non aver fretta di iniziare a dar voce alla tua azienda senza prima capire come parlare al tuo pubblico.
2. Dimenticare il logo.
Alcuni professionisti pensano che avere un nome commerciale accattivante o un prodotto di qualità sia sufficiente per lasciare un segno nel mondo, ma un logo è forse il componente più importante per costruire il tuo marchio.
3. Non sviluppare un tuo tono di voce.
Nel personal branding un errore comune è pensare solo agli elementi visivi. Sebbene siano certamente una parte importante dell’immagine del tuo marchio, è anche fondamentale dedicare del tempo allo sviluppo del tono di voce più adatto al tuo pubblico e che rappresenti la personalità della tua azienda.
4. Mantenerti sul vago.
Ovvero cadere nella trappola dell’uso di un linguaggio vago e pensare che il pubblico interagirà ugualmente con te. Un esempio classico è quello di utilizzare termini vuoti come “il più popolare” oppure “il numero 1” ecc.
5. Mancanza di autenticità.
Anche se tutti i tuoi sforzi per fare personal branding saranno concentrati sullo storytelling, potrebbe capitare di non sembrare reali, per cui è indispensabile che le tue storie siano autentiche e percepite come tali.
6. Trascurare i social media.
I mezzi più potenti e gratuiti di vendita disponibili per i professionisti sono i social media. Tuttavia, molti nuovi imprenditori considerano queste piattaforme come “extra” piuttosto che cruciali per costruire il personal branding, errore enorme.
7. Cose complicate.
Il troppo a volte stroppia, l’uso di caratteri poco leggibili, con troppi svolazzi o disegni super dettagliati non farnno altro che complicare l’immagine del brand e rendere difficile per il tuo pubblico identificare, comprendere e connettersi.
8. Perdita di coesione e coerenza.
Alcuni professionisti nel costruire il proprio personal branding fanno l’errore di dimenticare la coerenza tra il messaggio e l’immagine del marchio, di solito succede perché non hanno fissato le linee guida per se stessi.
9. Rinunciare alle relazioni con i clienti.
Molti tendono a trascurare l’importanza di un servizio clienti, a volte anche perché ritengono di non avere la forza lavoro per rispondere a tutti quelli che si avvicinano. Errore grave.
10. Rebranding incauto.
Quando le cose non vanno come vorresti, è facile pensare che il rebranding sia la risposta più idonea. Tuttavia, il più delle volte, meglio investire sulla valorizzazione di quello che c’è già piuttosto che tentare nuove strade ancora più incerte.
Personal Branding e presenza online efficace
Il personal branding consiste nel forgiare connessioni con il tuo pubblico ideale.
Mentre è importante utilizzare un linguaggio predeterminato, bisogna stare attenti a non allontanarsi dalla propria autenticità. La meta del tuo percorso narrativo come marchio consiste nel raccontare la tua storia sincera, sottolineando i valori reali che ti hanno spinto a creare il tuo business, piuttosto che quelli che pensi che il pubblico voglia ascoltare, pena la perdita dell’audience a volte duramente costruita.
Mentre crei la strategia per il personal branding, consigliabile impiegare anche tempo e sforzi per pianificare la comunicazione sui social media.
Non solo piattaforme come Facebook, Instagram, LinkedIn e Pinterest ti daranno accesso a un pubblico più vasto, ma ti aiuteranno anche a posizionarti come autorità nella tua nicchia.
Tuttavia, per usarli in modo efficace, è necessario disporre di una presenza attiva, pubblicare contenuti originali, pertinenti e interessanti per il pubblico, quindi meglio creare un programma che ti aiuti ad aggiornare le tue pagine regolarmente.
Ricorda di rimanere fedele al linguaggio e all’immagine del tuo brand in tutti i tuoi post, indipendentemente dalla piattaforma, e tieni sempre a mente il tuo pubblico prima di pubblicare qualcosa di nuovo su una qualsiasi pagina.
Personal Branding online: i consigli
Costruire il personal branding online significa anche studiare con attenzione il tuo pubblico di destinazione, gli interessi e gli hobby di quel gruppo demografico e le parole e le frasi che usano.
I millennial, ad esempio, usano modi di dire moderni che probabilmente non saranno compresi appieno da un pubblico più anziano, e poiché il personal branding consiste nel forgiare connessioni con il tuo pubblico, bisogna assicurarsi di utilizzare il tono e il linguaggio più consono.
I loghi sono un modo per creare l’immagine del tuo brand, dare una visione sulla tua azienda e mettere un marchio sulle cose che crei.
Per assicurarti che il tuo logo stia comunicando il messaggio giusto, pensa alle emozioni che evocano colori, caratteri e immagini diversi, e usa questi elementi per rappresentare un’intera storia.
Il linguaggio del tuo brand deve inoltre essere coerente su tutte le piattaforme, inclusi annunci digitali, sito web, pagine di social media, materiali di marketing stampati e persino interazioni con il servizio clienti.
Assicurati inoltre che i messaggi e le immagini associate al tuo marchio non siano eccessivamente generiche. Pensa a parole e frasi distinte che possono essere attribuite in modo univoco al tuo brand; potresti ad esempio tornare a quando hai iniziato la tua attività e ricordare a te stesso perché ciò che hai da offrire è unico. Dopo aver individuato queste qualità inoltre, non trattenerti dal raccontarlo al tuo pubblico!
Giornalista e blogger casertana, mi occupo di copywriting e di social media marketing, non mi stanco mai di scoprire le bellezze della mia terra, per cui ho deciso di costruire il progetto Visit Campania. Mi dedico alla narrazione di storie di valore alle strutture ricettive e ai percorsi esperienziali più interessanti da scoprire nella mia regione.