Sembra antitesi, in realtà è simbiosi. Immaginare un podcast per blogger forse non è la prima cosa che viene in mente, eppure non solo è possibile, è addirittura una seconda via per amplificare le potenzialità del blog.
Nell’articolo “podcast per liberi professionisti” pubblicato su questo blog, già illustravo la forza del podcast come strumento di content marketing in aggiunta al blog. Uno dei primi blogger a farlo fu Tim Ferris e oggi il suo show conta milioni di ascolti.
Passare dal testo all’audio è un bel salto in avanti che forse non tutti sono pronti a fare, ma proprio per questo è un’oceano blu da esplorare. Con le idee giuste, metterci la voce sarà divertente e meno difficile di quanto pensi.
Considera che a tuo favore hai già tre elementi:
- sei un’esperta nel tuo settore
- sei abituata a scrivere contenuti
- hai una community solida.
Non è già un bel punto di partenza? Certamente lo è, visto che servono tutte queste tre cose per rendere il podcast un contenuto apprezzato. Qualunque sia la tua nicchia, potresti allargare il tuo pubblico raggiungendo anche chi preferisce l’ascolto alla lettura. E non mi riferisco a una lettura ad alta voce dei tuoi articoli, ma a un coinvolgente format podcast di supporto al tuo blog.
Per aiutarti a comprendere che tipo di podcast per blogger puoi integrare nella tua comunicazione online e ispirare qualche idea, ho preso tre esempi tra le categorie più conosciute del blogging:
- travel blogger
- food blogger
- book blogger.
Podcast per travel blogger
Ogni viaggio ci racconta Paesi, culture, storie. Ogni viaggio è una scoperta di luoghi, profumi, colori. E lo viviamo almeno due volte: con gli occhi e con il cuore. Qual è l’ultimo viaggio che ti ha emozionato? Lo avrai raccontato mille volte, perché ti ha lasciato un segno indelebile.
Potresti usare il podcast per aggiungere ai tuoi post un tocco in più. Come? Ad esempio nel:
- creare percorsi guidati in cui accompagnare l’ascoltatore mentre visita certi luoghi di cui hai parlato nel tuo blog. Immagina di essere lì con lui e portarlo a esplorare certe strade, svelargli un aneddoto legato a un luogo, riscoprire un momento storico che ha reso glorioso una piazza o un monumento, magari con una musica di sottofondo che richiama proprio quell’epoca.
- Intervistare persone del luogo per raccontare la vita del posto dalla voce di chi ci vive.
- Raccontare il tuo viaggio per come lo hai vissuto, gli angoli nascosti che hai visitato, la cucina e la gente del luogo, lasciando però che sia l’ascoltatore a immaginare ciò che non può vedere con i suoi occhi.
Questi sono solo alcuni esempi di ciò che si può realizzare con un podcast per travel blogger, ma non c’è limite alla fantasia. Dipenderà dalla tua esperienza, creatività e voglia di sperimentare.
Anche se l’audio si ascolta in cuffia e, per lo più da soli, crea prossimità: ascolto e immagino di essere proprio lì, nel luogo di cui parla il podcast. Lo vedo di fronte a me.
Allora è forse possibile creare una community di persone che immaginano tutte di essere nello stesso luogo. Sarebbe un peccato non sfruttare la capacità della voce di rispondere al bisogno umano di essere connessi tra di loro.
Food blogger o food podcaster?
La cucina si sa, in Italia è sinonimo di cultura. Le ricette non sono semplici elenchi puntati di ingredienti e passaggi da seguire, sono storia spesso tramandata dai nostri nonni. Questo la rende speciale e diversa da paese a paese, da famiglia a famiglia.
Di food blogger ce ne sono davvero tanti e sapersi distinguere non è facile. Ci vuole estro, personalità e anche un pizzico di lungimiranza. Già, perché come ha giustamente scritto Orsola Ciriello Kogan nell’articolo dedicato alla professione del food blogger, per diventare appetibili per le aziende e aprire nuove collaborazioni, serve distinguersi dalla massa.
Il podcast è un asso in più da giocare che potrebbe proprio aprirti un varco. Quante food blogger conosci che hanno un proprio canale podcast? Ancora molto poche.
E allora come puoi emergere? Partendo dalla proposta più semplice fino ad aprire le porte alla tua creatività:
- Audio ricette: non così scontato come concept se consideriamo che non tutti possono leggere una ricetta e non sempre è così semplice trafficare tra ingredienti, recipienti e smartphone sul tavolo. E poi ci sta sentire una voce amica che mi guida mentre creo il mio piatto preferito. Chi ti ascolta sentirà la tua voce e sarà come cucinare insieme.
- Dalla ricetta alla storia: intersecare blog e podcast lasciando le ricette sui post e portare il lettore ad ascoltare la storia di quel piatto, le radici, la cultura, il tuo tocco magico.
- Collaborazioni: creare puntate con altri food blogger, chef, produttori enogastronomici per avvalorare e arricchire ciò di cui parli nel tuo blog.
Raccontare i libri con l’audio
C’è differenza tra un audiolibro e un podcast che parla di libri. Nel primo caso si tratta di una lettura ad alta voce di un testo scritto, peraltro pensato per una lettura endofasica, cioè mentale. Ma, oltre al tema legato ai diritti di autore, non è ciò a cui mi riferisco parlando di podcast per book blogger.
Raccontare i libri con l’audio è più vicino a una narrazione rielaborata di ciò che si vuole recensire. Ma potrebbe andare oltre. Ti faccio qualche esempio di come accostare podcast e book blog:
- Intervistare gli autori: conoscere un libro dalla voce del proprio autore è sempre emozionante. Si possono scoprire tanti retroscena interessanti e poi dai l’opportunità al tuo lettore di ascoltare “dal vivo” chi ha scritto quel testo. Non solo, l’intervista dà sempre un vantaggio in termini di visibilità perché le due audience si mischiano e si ampliano, portando traffico aggiuntivo sia al tuo blog che al tuo podcast.
- Creare un salotto letterario da ascoltare: commentare un libro insieme a qualcun altro citando passaggi significativi che vi hanno colpito, inserirlo in un contesto storico, raccontare le proprie esperienza di lettura e unire il tutto dal sound giusto per quel genere letterario.
- Mixare libri e passioni: se oltre ai libri ti interessi di altro, perché non adattare una recensione a nuovi ambiti come viaggi, musica, stili di vita, cultura? Potrebbe essere una divagazione piacevole e molto creativa.
Come inserire il podcast sul blog
Gli host e le piattaforme di ascolto consentono l’integrazione dei file audio sui maggiori CSM usati per i blog, come ad esempio WordPress. È sufficiente copiare il link o lo shortcode del singolo episodio per embeddare l’audio nel blog.
Questo facilita l’ascolto e la discovery del podcast stesso perché anche chi non è abituato a fruire di podcast dalle app dedicate, può ascoltarlo direttamente dal tuo sito web. Se hai già una community consolidata sul tuo blog sarà facile far scoprire ai lettori il tuo podcast.
Ed è vero anche il contrario. Chi scopre il podcast dalle piattaforme di ascolto, potrebbe arrivare al tuo blog grazie ai link che inserirai nelle note degli episodi. Potrai così convogliare un nuovo traffico verso il tuo stesso sito.
Hai già pensato a come integrare il podcast nella tua strategia marketing? Se questo articolo ti ha incuriosito e vuoi approfondire l’argomento, contattami. Sarò lieta di aiutarti a sviluppare la tua idea e farti entrare nel mondo del podcasting.