Non so quante volte ho letto questa domanda “quanto costa un sito web professionale?” e ho risposto. Mai pubblicamente, così ho deciso che sono così tanti siti web da rifare, da creare e veder crescere come si deve che mi piace l’idea di dire la mia.
La prima risposta che voglio dare è la seguente: un sito web e tutto il lavoro attorno allo stesso non può costare meno di un affitto di un negozio in centro Roma all’anno.
Spaventa? Ma come potrebbe essere il contrario. Stiamo parlando del luogo in cui tutti vengono a vedere cosa facciamo e come e scelgono noi. Per ora, ci limitiamo a parlare solo delle quattro mura, senza contare tutto quello che serve per arrivarci da altri canali. Per usare la metafora dello store fisico: non parliamo di volantinaggio, pubblicità in televisione e radio, commesse, fornitori, logistica e magazzino, carico e scarico merci, permesse. Qui parliamo solo dello spazio e dell’allestimento di base per partire con il proprio business online.
Quanto costa fare un sito vetrina?
Partiamo dal presupposto che fa tutta la differenza del mondo definire quali siano le caratteristiche di un sito web e, quindi, le funzionalità che deve avere lo stesso.
E iniziamo ad essere particolarmente critici con coloro che online hanno scritto contenuti con prezzi che sono non ridicoli, decisamente umilianti e, ormai, lasciatemi frizzante con qualche picco di acidità: ridicoli.
Vedo già il Responsabile Acquisti dell’Azienda, chiamato in causa dal CEO per valutare gli investimenti pubblicitari dell’anno, iniziare la sua prima parte del customer journey (il viaggio informativo di colui che acquisterà prima di compiere la scelta finale) da Google digitando giustamente: quanto costa un sito web professionale?
Quello che apparirà ai suoi occhi e quello che riporto sotto, ho soltanto utilizzato la funzionalità di Google che amo di più sulla pagina di ricerca “Le persone hanno chiesto anche“, ho oscurato i siti web che riportano cotanta fandonia, e vi lascio ai prezzi, con la bocca aperta e decisamente del fastidio da gestire. Non ho riportato uno dei primi prezzi visti: 40€. Caspita ho sorriso alla grande e giocando con me stessa mi sono chiesta: ma con o senza iva?

- chi siamo
- quali sono i nostri prodotti o servizi
- dove trovarci e come contattarci
- form contatti
Richiede quanto meno:
- la struttura architettonica dei contenuti, in gergo alberatura che viene studiata da persone come, SEO strategist;
- una bella veste grafica, che richiede un graphic designer il quale dovrà creare delle bozze e delle relative revisioni per accompagnare il gusto del cliente;
- una struttura tecnica veloce e usabile soprattutto da smartphone per cui uno sviluppatore e, quantomeno, un controllo da parte di chi si occupa di SEO on site (colui che controlla che tutte le parti di sviluppo del sito siano a favor di Google per evitare il sito web rimanga nel dimenticatoio della pagina di ricerca);
- servono dei testi che siano ottimizzati per essere trovati sul motore di ricerca ma, anche, persuasivi e ricchi di informazione per spingere le persone all’azione (spesso un form contatti da compilare almeno);
- foto, le nostre foto, quelle che ci descrivono e fanno capire con chi si ha a che fare.
Ah, ho scritto proprio “quanto meno” perché poi non ho iniziato ad aggiungere tutto ciò che serve per aiutare ad ottenere contatti dal sito web e alla domanda “quanto costa un sito web professionale” la risposta è “aggiungi uno zero ai 500 almeno“.
Quanto chiedere per un ecommerce?
Quello che leggiamo è una meravigliosa forbice di prezzo che, testuali parole, oscilla dai 2.000 ai 10.000 euro.
Allora partiamo dal costo di un CMS (Content Management System) tra i più classici: Prestashop o Magento per intenderci. Anche questa volta andiamo sulla pagina di ricerca e andiamo a vedere cosa ci dice il mondo inglese quando chiediamo il prezzo di uno di queste strutture adatte alla gestione di un ecommerce. Mi esce una fantastica tabella, per lo più datata e l’ho lasciata apposta per suggerire anche un bell’aumento di prezzi, oltre a nuove versioni con differenti prestazioni e funzionalità che però fa veramente al caso nostro.
Attenzione: facendo la media per un volume di affari di un milione di dollari, solo di piattaforma, ne abbiamo 30.000 di dollari da spendere (a seconda del cambio siamo a circa 25.000 euro).
Quindi siamo ampiamente sopra i 10.000 euro senza ancora aver:
- studiato un’architettura dei contenuti, sempre grazie a una persona come me che di mestiere fa il SEO strategist e che, in questo caso, ci metterà molti più giorni per crearla, perché gli ecommerce non hanno proprio quattro contenuti in croce da organizzare: categorie, sottocategorie e un qualche prodotto almeno no?
- creato la grafica, che ora non avrà 4 layout (home, pagina istituzionale del chi siamo, prodotto/servizio, pagina contatti e dove siamo, forse ci attiviamo vicino il blog) ne avrà decisamente molti di più e, soprattutto, qui bisogna portare le persone a fare tutti i passaggi del carrello e comprare: senza esperto di UX (colui che studia il comportamento dell’utente in navigazione) non ci starei;
- scritto tutti i contenuti ottimizzati, ricordandoti che il tuo non è un negozio in cui passa la gente in centro città, è un ecommerce online che si batte, solo in Italia con altri 23.386 ecommerce (dati Unioncamere, marzo 2020) che insistono non sulla stessa città, ma sulla tua stessa via praticamente. E sono tante le pagine da scrivere.
Anche in questo caso, non ho parlato dell’attivazione di tutti i canali di conversione che dovremmo avere per supportare il nostro sito web e trovarci marea di utenza a comprare da noi.
Quanto costa fare business online?
Al posto di farci la domanda “quanto costa fare un sito web” dovremmo porci la domanda qui sopra. Perché aprirsi il proprio locale in pieno centro storico, in cui ci siamo noi e pochi altri è fantastico e, probabilmente, non serve tanto altro, se non evitare di avere uno che vende la stessa roba nostra accanto. Ma quando si è online, la situazione è decisamente diversa e con essa pure i volumi di affari che si riescono a fare quando si è precisi e si investe correttamente.
Quando mi si chiede “vorrei fare il mio sito web, quanto costa” non ho risposta per il mio interlocutore ma ho una domanda provocatoria: che cosa vuoi farci con un sito web?
Essere senza non è più possibile, non si sa più come dirlo che anche solamente per una semplice ricerca dopo aver sentito alla radio il nome di un’azienda, si va su Google a cercare se esiste e si ha un senso di fastidio se si vede il sito web abbandonato e obsoleto, al punto di abbandonarlo e non rientrarci.
Fare un sito web senza generare attorno un’intera strategia di digital marketing che veda il coordinamento di tutte le attività di cui necessità un business per avere successo online, c’è da crederci, non conviene, tanto vale fare volantinaggio.
A seconda del budget a disposizione si può ipotizzare anche quanto tempo ci si mette ad ottenere risultati su web: più il budget è importante, più è possibile attivarsi fin da subito con l’intera orchestra sinfonica. In caso contrario, si deve utilizzare il buonsenso, alla domanda “quanto costa un sito web professionale” pensando che si sta raccontando il proprio business, ciò che si è e quello in cui si crede e lo si fa in un mondo immerso dalla pubblicità.
[amazon box=”8820386151″ title=”Ma posso non parlare del libro che ho scritto?” description=”A quattro mani, un evergreen di consigli per giornalisti che vogliono farsi trovare con i loro splendidi articoli. La recensione che preferisco è quella che dice di aver fatto subito un reso perché è pieno di informazioni ed è molto utile probabilmente per chi inizia. Utilissimo per capire che serve proprio per dare tanti contenuti informativi a chi non è del mestiere e anche, diciamocela, tutta per farsi una sana risata”]
A quel punto, capiremo che non potrà costare né 40 euro, né 500 o 700 e che un ecommerce da 10.000 euro, quello che farà e averci alleggerito le tasche ma di sicuro non ci porterà nessun beneficio.
Spero di essere stata utile, con il mio punto di vista irriverente e a tratti piccante. Lavoro in questo settore veramente da tanti anni: i risultati si vedono ma sono sempre più complessi e costosi da ottenere. Del resto, bisogna anche smetterla di pensare che sia per tutti: non è vero e lo abbiamo fatto credere noi del settore, senza tanto nascondersi dietro un dito.
La facilità di potersi gestire da soli un sito web è colpa nostra, le pubblicità ingannevoli che ti dicono “fatti il sito da solo” ci sono ancora e le vediamo tutti i giorni e, invece, mi spiace tantissimo è tempo di rispondere sonoramente alla domanda “Quanto costa un sito web professionale?” con un’altra domanda: quanto ti costerebbe affittare un bel negozietto in the middle of the town? Ecco, parti da lì e non pensare di investire di meno. Piuttosto tenerli in tasca e farsi un bel weekend in giro.
SEO strategist, CEO di SeoSpirito Società Benefit srl, che si occupa di strategia SEO e content marketing, collabora con agenzie web e di comunicazione e clienti stupendi.
Co-autore di “SEO&Journalism” e contributor in diversi libri e blog di settore.
Speaker e docente per le discipline che riguardano il suo campo di attività è un’imprenditrice attenta alle tematiche sociali. A tal proposito, ha dedicato una parte della sua Società allo sviluppo de LeROSA, progetto che stimola l’indipendenza economica, culturale e intellettuale della donna, senza demonizzare nemmeno per un attimo l’uomo.
Founder di Bloginrete, il percorso che accelera i risultati dei tuoi blog, adatto a tutte le persone e le Aziende che vogliono accelerare il loro successo, entrare a far parte di una comunità unica nel panorama digitale italiano e fare la differenza con un blog che porta risultati.
Co-Founder di &Love srl, società che sviluppa eventi digital come SEO&Love.
Sales Representative di Kleecks, SaaS di ultima generazione per la crescita di conversione da traffico organico, e non solo, che utilizza con molti suoi clienti.